black and white shot of Rip Curl's first surfboard workshop, a small grungy room. Image links to short video celebrating 50 years of Rip Curlblack and white shot of Rip Curl's first surfboard workshop, a small grungy room. Image links to short video celebrating 50 years of Rip Curl

In The Beginning

In un giorno di marzo del 1969, due amici surfisti, Doug "Claw" Warbrick e Brian "Sing Ding" Singer, si incontrarono per caso lungo Gilbert Street, nella cittadina australiana di Torquay.

Black and white shot of man surfingBlack and white shot of man surfing
Black and white shot of man surfingBlack and white shot of man surfing
Gli inizi
In un giorno di marzo del 1969, due amici surfisti, Doug "Claw" Warbrick e Brian "Sing Ding" Singer, si incontrarono per caso lungo Gilbert Street, nella cittadina australiana di Torquay. Claw aveva appena trascorso l'estate sagomando tavole da surf insieme a Fred Pyke, mentre Brian lavorava come insegnante di scienze. Tra una chiacchiera e l'altra, i due amici stavano cercando idee per poter rimanere a fare surf a Bells Beach anche nei mesi successivi, che si annunciavano davvero eccitanti, quando a un certo punto Claw pose la domanda che avrebbe dato inizio a una grande avventura...
"Perché non ci mettiamo a costruire tavole da surf insieme?", chiese. Brian capì subito che questo avrebbe significato molto più tempo per fare surf, quindi rispose subito "Sì!" e, un paio di giorni dopo, si licenziò dal lavoro di insegnante.

Tempismo perfetto! E fu così che... nacque Rip Curl!
black and white shot of Brian's garage, the birthplace of the first Rip Curl Surfboardsblack and white shot of Brian's garage, the birthplace of the first Rip Curl Surfboards
Il garage
Se Claw sapeva lavorare la schiuma delle tavole, Brian, invece, possedeva una macchina sagomatrice e un garage al numero 35 di Great Ocean Road (in direzione della cittadina di Jan Juc). Ben presto e per tutto il primo mese di lavoro, il garage cominciò, quindi, a riecheggiare dei colpi di scalpello necessari a installare una serie di tavoli da lavoro.

Nell'aprile del 1969, Claw iniziò a sfornare le prime tavole (4 a settimana) per i migliori surfisti di Torquay, mentre nel cortile Brian si occupava del "lavoro sporco", cioè scartavetrare le tavole e realizzare le pinne.
Sepia toned shot of The Old Bakery, Rip Curl's very first factory upgrade, with four men standing out the frontSepia toned shot of The Old Bakery, Rip Curl's very first factory upgrade, with four men standing out the front
Il vecchio panificio. Da sinistra a destra: Brewster Everett, Claw, Terry Goldsworthy, il cane Chagga, Tony Ellis e Gary Crothall
Il panificio
Avevano già abbastanza clienti per tutto l'inverno ormai alle porte, inverno che fu uno dei migliori di sempre per i surfisti della zona. I due amici poterono, quindi, collaudare alla perfezione le proprie creazioni, trascorrendo molto tempo tra le onde di Bells Beach.

Nel novembre dello stesso anno, si resero, però, conto di avere bisogno di un posto migliore rispetto al garage di Brian. Si trasferirono, quindi, al numero 5 di Boston Road, nel vecchio panificio di Torquay, che presero in affitto per la principesca cifra di 10 dollari a settimana.

All'interno dell'edificio, installarono una vera e propria postazione di sagomatura, mentre altre stanze furono assegnate alle operazioni di smerigliatura e lucidatura: la produzione salì subito a 12 tavole a settimana.
sepia toned shot of man working on a surfboardsepia toned shot of man working on a surfboard
black and white shot of Rip Curl's first surfboard workshop, a small grungy room. black and white shot of Rip Curl's first surfboard workshop, a small grungy room.
Mute
Nel dicembre 1969, alla coppia si unì un altro surfista locale, Alan Green, e nella cantina di una casa di Beale Street, dietro al pub di Torquay, i tre iniziarono a produrre anche delle mute, per abbinarle alle loro tavole.

Greeny aveva lavorato per un po' per Australian Divers, un'azienda che produceva mute da sub, e i tre avevano trovato una macchina da cucire industriale, una Pfaff 138 zig zag, in grado di lavorare la spessa gomma acquistata a Clayton, nell'entroterra di Melbourne.
Dopo una prima fase in cui avevano esternalizzato gran parte di questo lavoro, si resero conto che, per rispettare le consegne e mantenere il livello di qualità desiderato, dovevano fare tutto da soli; fu così che la produzione delle mute fu trasferita nell'appartamento di Claw, al numero 66 di Zeally Bay Road.
Black and white shot of the early Rip Curl crewBlack and white shot of the early Rip Curl crew
La crew di Rip Curl: Fila dietro: Lesley, Sparrow e Claw. Fila davanti: Sjarn Garner, Magooer The Gluer, Sue Muller e Nancy Milikan.
Un'identità più precisa
Era l'epoca del flower power e della ribellione anti-sistema e anche per Rip Curl i cambiamenti non erano terminati. Come nella vita, tutti volevano realizzare le proprie aspirazioni anche sul lavoro e fu così che, nell'aprile 1970, Greeny lasciò Rip Curl per fondare Quiksilver, ma con Claw e Brian come soci paritari in questa nuova avventura.

Dopo un po', però, giunse per tutti il momento di concentrarsi su un'azienda oppure sull'altra e il sodalizio si sciolse. Brian ricorda di aver scambiato le proprie quote in Quiksilver per la metà del terreno che Greeny possedeva nelle vicinanze di Bells Beach, dove vive ancora oggi.
"C'era una leggera differenza di opinioni sul valore del terreno, 5.000 dollari o giù di lì", ricorda. "Quindi, per risolvere il problema, lanciammo una moneta; non ricordo chi vinse, ma l'affare fu concluso così!".

In un secondo momento, anche Claw vendette le proprie quote a Greeny, il quale le cedette al suo nuovo socio, John Law. Oggi, Claw non ha più la minima idea di quanto ricavò da tale vendita!
Grainy colour image of Rip Curl HQ in the 1980s. Rainbow Rip Curl Logo on the building, and a large crowd gathered out the front.Grainy colour image of Rip Curl HQ in the 1980s. Rainbow Rip Curl Logo on the building, and a large crowd gathered out the front.
Sede e negozio Rip Curl, Geelong Road, Torquay, 1980
Il cammino continua
In breve tempo, Rip Curl spiccò il volo definitivamente. Il vecchio panificio ribolliva di attività e i due amici decisero di acquistare anche l'edificio adiacente per trasformarlo nella nuova fabbrica di mute. A tal fine, si procurarono una nuova macchina da cucire, una 1910 Singer Up The Arm Zig Zag che durante la Seconda guerra mondiale era stata usata per cucire gli stivali dei piloti dell'aviazione australiana. A Torquay, invece, venne usata per cucire le gambe delle nuove mute in stile "Long John" che i ragazzi stavano sviluppando grazie al confortevole neoprene Rubatex inventato negli Stati Uniti.

Nel vecchio panificio, Claw e Brian avevano creato una sorta di quartier generale attorno al quale, ovviamente, gravitavano moltissimi surfisti.

"Era un punto di approdo per tutti gli stravaganti che lasciavano Melbourne per dedicarsi al surf: in pochi giorni, ognuno di loro assumeva l'aspetto di santone indiano", ricorda Brian, ridendo.
"Tuttavia, dopo alcuni mesi, raggiungevano la fase finale della loro metamorfosi e venivano a lavorare nella fabbrica di mute di Rip Curl!".

I tempi erano favorevoli e, con il surf a fare da catalizzatore, l'azienda continuava a crescere, fino ad abbandonare il vecchio panificio per trasferirsi, nel 1976, a Geelong Road (l'attuale centro medico), la stessa strada dove, poco dopo, avrebbe aperto anche Quiksilver.

Nel 1980, ci fu un ulteriore trasloco al numero 101 di Surfcoast Highway, dove si trova ancora oggi la sede centrale di Rip Curl.